25/11/2022

Apre la mostra “Gli amici della gaia gioventù"

Vicenza dal 1930 al 1950 tra gli scherzi e il talento di un sodalizio di artisti. Nelle sale ipogee del Museo civico di Palazzo Chiericati fino al 25 aprile 2023

Sarà aperta fino al 25 aprile2023 la mostra Gli amici della gaia gioventù. Arte e poesia a Vicenza dal 1930 al 1950”, allestita nelle sale ipogee del Museo civico di Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca di Vicenza. Ideata e promossa dall’Accademia Olimpica in collaborazione con la direzione Musei Civici e con l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, è realizzata con il contributo della Fondazione Roi e della Regione del Veneto e il sostegno di Fondazione Adone e Rina Maltauro, AGSM-AIM e Banca del Veneto Centrale.

La mostra è stata presentata oggi, in occasione dell'apertura ufficiale, dall'assessore alla cultura Simona Siotto, dal presidente dell'Accademia Olimpica Gaetano Thiene, per la Fondazione Roi da Giovanna Vigili de Kreutzenberg Rossi di Schio e dal direttore dei Musei civici di Vicenza Mauro Passarin.

Sono intervenuti, inoltre, due tra i curatori: Maria Elisa Avagnina, segretario dell'Accademia Olimpica e, Angelo Colla, accademico olimpico.

Curata dagli accademici Maria Elisa Avagnina, Angelo Colla, Stefania Portinari e Mauro Zocchetta, con la collaborazione di Marianna Rossi e Giuliano Menato, l’esposizione propone - attraverso un centinaio di opere tra dipinti, disegni, sculture, fotografie e libri - un viaggio a ritroso nel tempo: uno spaccato della città tra il 1930 e il 1950, periodo nel quale muovevano i loro primi passi nell’arte personaggi come Neri Pozza, Italo Valenti, Antonio Barolini, Maurizio Girotto, Bruno Canfori, Dino Lanaro, Otello De Maria, Gastone Panciera e, unica donna, Nerina Noro.

Erano loro gli amici della “gaia gioventù”, sodalizio nato intorno a Pozza e a Barolini (il nome derivava da una sua raccolta), che animò la vita artistica di quegli anni, confrontandosi vivacemente con le correnti dell’epoca, nazionali ed europee: attingendo al colorismo dei post-impressionisti e dei Fauves, ma guardando con interesse anche al movimento milanese “Corrente”, fondato da Ernesto Treccani, e discostandosi invece, sensibilmente, dalla tradizione formale rappresentata in Italia dal movimento “Novecento” di Margherita Sarfatti, di cui faceva parte il vicentino Ubaldo Oppi.

Sempre pronti allo scherzo così come a un’appassionata discussione, quei giovani “giocavano” tra loro anche attraverso l’arte, ritraendosi reciprocamente ora in un dipinto o in un disegno, ora in una scultura nei più diversi materiale; talvolta anche con ironia e leggerezza, come nell’opera Matrimonio in piazza di Italo Valenti, del 1938, scelta come immagine-simbolo della mostra perché in essa si condensano, vibranti, gli elementi cardine di quel sodalizio: l’atmosfera quasi sognante, l’allegria, l’amicizia e Vicenza, anch’essa protagonista, parte essenziale del gruppo e del suo agire, in quel periodo certo fertile, ma anche complesso e drammatico, segnato dal fascismo e dalla seconda guerra mondiale.

La mostra Gli amici della gaia gioventù. Arte e poesia a Vicenza dal 1930 al 1950”è aperta con ingresso gratuito dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 17 (ultima entrata alle 16.30). Chiuso il lunedì. Catalogo-repertorio edito dall’Accademia Olimpica e curato per l’impostazione grafica da Giovanni Turria.

Da gennaio la mostra sarà affiancata da alcuni eventi curati dall’Accademia Olimpica e dedicati ai temi e ai protagonisti dell’esposizione.

Per informazioni www.accademiaolimpica.it, www.museicivicivicenza.it

 

Guarda la videonotizia

 



Documenti allegati

Audio

Ven01

Galleria fotografica

Da sinistra, Passarin, Siotto, Avagnina Da sinistra Passarin, Siotto, Avagnina, Thiene

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.