Progetto FSE Pon, per sensibilizzare i giovani alla tutela del patrimonio culturale

Sabato 2 febbraio, dalle 15.30 alle 17 nel salone d'onore di Palazzo Chiericati, si concluderà il primo dei cinque moduli del progetto PON “Alla scoperta di un tempio palladiano nel cuore di Vicenza”. Le esperte dell'associazione Ardea illustreranno i risultati del percorso di sensibilizzazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio artistico e culturale della città che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto comprensivo Vicenza 5 che saranno coinvolti direttamente in una performance animata dedicata a "La chiesa dimenticata".

L'iniziativa è rivolta principalmente ai genitori e ai ragazzi ma è aperta anche a tutta la cittadinanza. Ingresso libero.

Il progetto extrascolastico, finanziato FSE PON (Fondi Sociali Europei) attivato dall’Istituto comprensivo Vicenza 5, in collaborazione con l’assessorato alla cultura e i Musei civici, vede coinvolti alcuni gruppi di alunni della scuola secondaria di primo grado "Giuriolo" e delle scuole primarie “Due Giugno”, “Da Porto” e “Giusti”. Le attività didattiche innovative, condotte, progettate e realizzate dal gruppo di esperte dell’associazione Ardea, strutturate sulle diverse fasce d’età degli alunni e coordinate da alcuni insegnanti coinvolti nel progetto, hanno l’obiettivo di sensibilizzare i giovani alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio artistico e culturale della propria città. Per tale motivo l'operazione è stata anche arricchita da proposte di fruizione e comunicazione ideate dagli stessi bambini e ragazzi.

Il primo modulo ha visto coinvolte le classi prime e seconde medie dell’Istituto Giuriolo in attività formative e laboratoriali dedicate alla conoscenza dell’architettura palladiana e al patrimonio Unesco attraverso le emergenze più rappresentative della nostra città.

Le varie tappe del percorso, svolto da ottobre a gennaio, hanno portato i ragazzi alla scoperta dell’unica opera architettonica in campo religioso attribuita al Palladio: la chiesa vicentina di Santa Maria Nova.

Il monumento è stato oggetto di studio e ricerca, soprattutto nelle sue linee architettoniche compositive per scoprirne la paternità palladiana: ciò ha suscitato da parte degli studenti un forte interesse e un sincero desiderio di tutela dell'edificio stesso, oggi non più fruibile da parte della cittadinanza.