Età longobarda
Seconda metà VI sec. d.C. - Prima metà VIII sec. d.C.
Le testimonianze archeologiche di età longobarda (568 - 756 d.C.) provengono soprattutto da tombe e da alcune chiese.
Nel Vicentino, le due necropoli più importanti e più estese sono state rinvenute a Sovizzo e a Dueville.
La maggior parte dei materiali esposti proviene dagli scavi che Giovanni Curti effettuò a Sovizzo all’inizio del ‘900, mettendo in luce almeno duecento tombe.
Tra gli elementi di corredo maschile spiccano spathe lavorate con la tecnica della damaschinatura e scramasax (sciabole ad un solo taglio), elementi di cintura in bronzo e in ferro ageminato con ricche decorazioni geometriche e animalistiche, punte di lancia e umboni di scudo, uno dei quali decorato con figure umane stilizzate, cesoie per il taglio di barba e capelli.
Tra gli elementi di corredo femminile compaiono vaghi di collana in pasta vitrea, orecchini e spilloni per capelli in bronzo.
Comuni alle tombe maschili e femminili sono i coltelli in ferro, gli acciarini e i numerosi pettini, tra i quali un esemplare con custodia e un eccezionale servizio di due pettini con cassetta portapettini.
Tra gli oggetti in ceramica, vetro, metallo, si segnalano un bacile in bronzo e un secchiello, probabilmente usato per mescere la birra.
Due reperti di particolare pregio provengono da scavi occasionali del 1911 a Dueville: un anello in oro con gemma in pasta vitrea incisa (attualmente non esposto) e una crocetta in lamina d’oro con decorazioni antropomorfe, che veniva cucita sul sudario del defunto.
Nella stessa sala sono inoltre esposte due splendide fibule a staffa con decorazione a cloisonné di età ostrogota (inizio VI sec. d.C.) da Villalta di Cittadella (PD).