Età del rame
3.400 - 2.300 a.C.
L’Età del rame (Eneolitico) si caratterizza sul piano tecnologico per la produzione di lame in selce a ritocco foliato e per l’introduzione della metallurgia.
Dalle Valli di Fimon provengono pugnali in selce a ritocco foliato, punte di freccia peduncolate e un frammento di ascia in rame.
Da grotte utilizzate come sepolcreti provengono oggetti di corredo funerario: asce in rame dalla Caverna di Bocca Lorenza (Santorso); oggetti di ornamento, una punta di freccia e una lama di pugnale in selce dalla Grottina dei Covoloni del Broion (Longare).
Un’eccezionale punta foliata in ossidiana dalla Grotta della Guerra (Lumignano) documenta scambi economici ad ampio raggio.
Pochi ma significativi sono i reperti dall’area funeraria e cultuale di tipo megalitico di Sovizzo, costituita da un doppio corridoio rituale e da tombe a tumulo in terra e in pietra di un gruppo familiare emergente.
Si segnalano in particolare le punte di freccia a ritocco foliato dal tumulo in terra e strumenti e punte di freccia dal settore orientale.