Dal 20/12/2014 al 28/02/2015
Ali. Dall'Adige al Brenta
Mostra fotografica sulla Grande Guerra aerea
Museo del Risorgimento e della Resistenza - Orario: 9 - 13 e 14.15 - 17
E' stata inaugurata al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza lo scorso 20 dicembre la mostra fotografica Ali. Dall’Adige al Brenta. I cieli veneti durante la Grande Guerra. L'esposizione, composta da una ventina di pannelli, illustra con immagini e testi l'attività del Corpo aeronautico italiano e dei campi di volo ubicati all’interno dell’ideale confine geografico delimitato dal corso dei due grandi fiumi veneti, con particolare riferimento ai centri vicentini di Villaverla, Asiago, Castelgomberto, Sovizzo, Trissino.
La mostra fotografica, aperta in occasione della presentazione del libro Ali. Dall’Adige al Brenta di Luigino Caliaro edito da Aviani & Aviani, rimarrà allestita nell'Auditorium del Museo fino a tutto il mese di febbraio, ad ingresso libero per i visitatori de Museo del Risorgimento.
Gran parte di questi campi di volo erano ubicati nel territorio vicentino, in posizione ideale per le operazioni sul massiccio del Pasubio, sull’Altopiano di Asiago e sul Monte Grappa, montagne che nel gioco complesso e talora contraddittorio delle vicende che caratterizzarono il corso della Prima Guerra Mondiale sul fronte italiano avrebbero costituito - per caratteristiche morfologiche, per valore strategico e soprattutto per le ripercussioni morali e psicologiche degli avvenimenti che in esse si svolsero - un settore di primaria importanza, tale da condizionare ad un certo momento lo svolgimento dell’intero conflitto.
Negli anni di guerra il controllo dell’aria divenne altrettanto strategicamente importante come quello sul territorio e migliaia furono i voli e i “duelli” nei cieli. E anche se lo sviluppo dell’aereo come arma ausiliaria fu sempre in rapporto con la guerra terrestre, i ruoli della forza aerea si decuplicarono così da impiegare gli stessi velivoli in ogni ruolo: ricognizione, caccia e bombardamento. Aumentò la consapevolezza che la “nuova arma” potesse divenire l’elemento decisivo del conflitto e gli sforzi nella produzione e nell’addestramento dei piloti arrivarono a toccare, nel 1918, livelli impensabili, fino a portare l’aeronautica a essere una delle più clamorose conquiste tecnologiche del tempo, con immense ripercussioni in campo civile nel dopoguerra, che trasformò ben presto i primi piloti in autentici “cavalieri del cielo”.
Luogo di svolgimento: Museo del Risorgimento e della Resistenza
Viale X Giugno 115
Vicenza
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