In contra’ Porta Nova rinvenute quattro tombe romane con balsamari e coppe

I ritrovamenti sono stati recuperati dalla Soprintendenza per le attività di studio e restauro
Data:

10/09/2024

Immagine: Tomba romana Porta Nova
©Comune di Vicenza -Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Un importante rinvenimento archeologico è avvenuto in contra’ Porta Nova, dove Viacqua da agosto sta lavorando al potenziamento della rete idrica.

La scoperta è stata descritta questa mattina nel corso di un sopralluogo dalla dottoressa Giulia Pelucchini della Soprintendenza Abap di Verona, Rovigo e Vicenza, responsabile scientifica dell’indagine, alla presenza dell’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller e del direttore di Viacqua Alberto Piccoli.

Era presente anche lo staff del Museo naturalistico archeologico, a cui la Soprintendenza potrebbe affidare, grazie alla collaborazione già esistente, i reperti, una volta studiati e restaurati.

Il cantiere di Viacqua aperto ad agosto è stato costantemente seguito da archeologi professionisti della Nea Archeologia Cooperativa in modo da intervenire rapidamente nel caso dell’emersione di evidenza archeologiche, come è di fatto avvenuto.

Di alcuni giorni fa la scoperta di alcune sepolture ad incinerazione e di una inumazione di epoca romana, in un’area della città in cui non erano precedentemente note attestazioni funerarie dell’antica Vicetia.

Le operazioni di scavo e di documentazione dei resti, effettuate sotto la direzione della Soprintendenza Abap di Verona, Rovigo e Vicenza, sono attualmente in corso ed a breve arriveranno a conclusione.

«Sinora – ha fatto sapere il soprintendente architetto Andrea Rosignoli - sono state portate alla luce tre tombe a cremazione, contenenti oltre alle ossa combuste elementi di corredo composti da balsamari vitrei, coppe e olpi in ceramica, a testimonianza della ritualità funeraria tipica dell’epoca romana. Negli ultimissimi giorni è emersa un’inumazione. Tutti i materiali saranno recuperati e trasportati presso i depositi della Soprintendenza per le attività di studio e restauro».

«Non appena gli archeologi avranno completato il recupero di questi reperti di grande interesse per la storia di Vicenza – ha precisato l’assessore Cristiano Spiller - sarà possibile proseguire con il cantiere che in un paio di settimane concluderà le lavorazioni che più impattano sulla viabilità».

Ultimo aggiornamento:

10/09/2024 15:00