La prima comunione di san Luigi Gonzaga, 1843-1853

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AutoreGiovanni Busato
PeriodoVicenza 1806-1886
Datazione1843 - 1853
SupportoOlio su cartone, 18,6x36,8
InventarioA 818
Autore della schedaFausto Fracassi

Iscrizioni

sul verso: 818

Provenienza

acquisto Commissione alle cose 59 patrie da Luigia Dalla Vecchia Busato ed eredi Giovanni Busato, Vicenza 1887? (MCVi, Museo, Verbali, reg. 2, verbale del 1887, mar. 26 in cui la Commissione, avendo ricevuto in offerta dagli eredi del pittore Giovanni Busato “parecchi dise - gni e bozzetti”, decide d’urgenza di accettare la proposta già ridotta dal prezzo iniziale di lire 514 a quello pattuito di lire 400 da pagare in due rate, la prima alla consegna, avvenuta il giorno prece - dente, la seconda entro il gennaio del 1888 per cui è stata emessa una lettera d’obbligo; MCVi, Museo, Protocolli, reg. 1, prot. n. 14 del 1887, mar. 28: il presidente della Commissione alle cose patrie rilascia alla vedova di Giovanni Busato una obbligazione di lire 400 per l’acquisto di 107 tra acquerelli, disegni e bozzetti; MCVi, Museo, Verbali, reg. 2, verbale del 1887 apr. 3 in cui la Commissione delibera “l’acquisto dei disegni del professor Giovanni Busato”; MCVi, Museo, Regi - stri di cassa, reg. 1, nota contabile del 1887, mar. 28: “a Luigia Dalla Vecchia Busato per acquisto bozzetti eccetera del cavalier Busato. Lire 200”; segue successiva nota del 1888, gen. 19: “alla si - gnora Luigia Dalla Vecchia Busato, per la seconda rata degli acquisti. Lire 200”)

Restauri

2001, Alda Bertoncello

Inventari

1910-1912: 818, aggiunta 1955. Numera - zione vecchia: 818 inventario 1950. Dimensioni: cm 18,6 × 36,5. Materia e colore: cartone dipinto a olio. Descrizione: Bozzetto per una pala centinata: Comunio - ne di san Luigi. Autore: ignoto dell’800

Descrizione tecnica

Purtroppo l’acquisto dalla vedova di Gio - vanni Busato da parte della Commissio - ne alle cose patrie di 107 tra acquerelli, disegni e bozzetti, effettuato nel marzo del 1887, anche se ben documentato non venne corredato da un dettagliato elenco dei pezzi per cui la provenienza, pur attendibile, non può che essere data in via dubitativa. Nel bozzetto si raffigu - ra La prima comunione di san Luigi Gon - zaga, nato nel 1568 da nobile famiglia che, contro il volere della stessa, decise di aderire alla Compagnia di Gesù per dedicare la sua esistenza alla pietà e alla preghiera, morendo di peste nel 1591, all’età di ventitré anni (Butler, 2003, pp. 610-612). Al centro del dipinto san Luigi si inginocchia a ricevere l’Eucare - stia da Carlo Borromeo; assistono all’e - vento genuflessi in primo piano i geni - tori, don Ferrante Gonzaga, marchese di Castiglione delle Stiviere e Marta Tana di Santena dei Della Rovere. I numerosi chierici, che partecipano alla cerimonia, recano candele, un turibolo, il pastora - le e la mitria. Un potente fascio di luce si proietta dall’alto a destra, a significare 60 l’irruzione della dimensione divina: dal - 109 la nuvola dorata si affaccia un gruppo di angeli, uno dei quali porge una corona di fiori. L’uso sapiente di luci e ombre, l’equilibrio dell’alternanza tra vuoti e pieni, l’impiego di una linea nervosa ed efficace, costituiscono un insieme armonico che sottolinea l’atmosfera di compunta religiosità della composizione. Sia la resa sintetica dei singoli tratti, sia la forma centinata del supporto fanno pensare a un bozzetto preparatorio per una pala d’altare. Ritenuta una Comunione di san Luigi di autore anonimo nell’inventario della Pinacoteca del 1950, l’opera è stata in seguito interpretata come una Comunione (o incoronazione) di san Luigi (re di Francia) e attribuita ad Agostino Panozzi sulla base di alcune affinità con opere certe del pittore, in particolare con i bozzetti La morte di Archimede (cat. 12) e il Miracolo della mula (cat. 14) di questa Pinacoteca (Grossato, 2000, pp. 136-139). Si deve tuttavia a Michela Brandellero la corretta assegnazione del bozzetto a Giovanni Busato e la sua coerente collocazione nel catalogo del pittore, quale prova preparatoria per La prima comunione di san Luigi del duomo di San Pietro a Schio (2001-2002, pp. 86-88). Nonostante qualche differenza nelle proporzioni dei personaggi e nelle relazioni fra loro, non possono esistere dubbi sullo stretto rapporto che intercorre fra la pala e il bozzetto. In quest’ultimo manca, ad esempio, la figura che in primo piano e di spalle, nella versione definitiva, si inginocchia sul gradino su cui è posto il turibolo; al suo posto nello studio preparatorio un chierico, in piedi, sostiene una candela e agita un incensiere. La pala, commissionata nel 1843 (Da Schio, Persone Memorabili, Appendici, XIX secolo, BBVi, ms. 3402, c. 383), fu realizzata dal pittore a Torino nel 1853. Ne dava infatti notizia un anonimo autore nel numero della “Gazzetta Piemontese” del 5 marzo di quell’anno: “sappiamo essere in corso di esecuzione nel di lui studio [...] una pala d’altare la Prima comunione di San Luigi”. L’ancona trovò collocazione nel duomo di Schio nel 1854. L’esecuzione del bozzetto dovrebbe verosimilmente situarsi tra il 1843 e il 1853. A conforto dell’attribuzione a Giovanni Busato giunge il confronto fra l’opera in esame e il bozzetto già attribuito a Federico Castegnaro (Cera, 2000, p. 102, cat. 43), ma restituito da Brandellero a Busato (2001-2002, p. 100) e raffigurante La discesa dello Spirito Santo (vedi la scheda critica di Arianna Bonanno: cat. 59), studio preparatorio per la realizzazione dell’omonima pala (Schio, casa di riposo, 1870 circa). I due bozzetti, pur essendo distanti dal punto di vista cronologico, rivelano la medesima mano nella resa compendiaria dei volti – si confrontino quelli di don Ferrante e della moglie nell’opera qui esaminata con quello della figura maschile in secondo piano e di profilo a sinistra nell’esemplare preso a confronto – e la stessa tecnica nella restituzione del fascio di luce che irrompe dall’alto.

Bibliografia

Grossato, in Musei Civici di Vicenza, 2000, p. 140, cat. 95 (Agostino Panozzi); Brandellero, 2001-2002, pp. 86-88; Pranovi, Rigon, 2002, p. 309, nota 187